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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

La Lama dell'Assassina

Oggi vi presento una saga divenuta ormai leggendaria tra gli young adult, scaturita dalla penna tanto osannata quanto criticata di Sarah J. Maas : sì, vi introduco finalmente la mia serie di recensioni della saga de Il Trono di Ghiaccio , partendo dal suo prequel , La Lama dell’Assassina.  Benché nessuno abbia mai visto il suo volto, ad Adarlan e in tutta l’ Erilea non c’è nessuno che non conosca il nome di Celaena Sardothien , la più letale assassina del regno. Nonostante i suoi sedici anni, infatti, Caelena è presto diventata l’allieva prediletta di Arobynn Hamel , il capo della Gilda degli Assassini , inimicandosi però così molti dei suoi compagni, tra cui Sam Cortland , suo eterno rivale ed eterno secondo. Ogni loro antagonismo passa tuttavia in secondo piano durante una missione a loro affidata nelle Isole Morte : mandati al cospetto di Rolfe , il famoso e famigerato Signore dei Pirati , dovrebbero infatti concludere per conto di Arobynn una vendita di schiavi , delle persone iner

Bar Sport

La cosa più bella che un libro possa fare è suscitare un’emozione sempre nuova nel lettore: che sia tristezza, rabbia, gioia, paura, ilarità o qualsiasi altra sensazione, un libro che non lascia indifferenti è un libro che vale la pena di essere letto . Uno di questi è sicuramente Bar Sport di Stefano Benni , che nonostante gli anni che si porta sul dorso è stato in grado di strapparmi ben più di una risata (o in alcuni passaggi dei veri e propri guaiti). Ci sono bar e bar, e poi c’è il Bar Sport . Un bar in cui le paste non si mangiano, pena la vendetta della Luisona , la “decana” con tanto di granella in duralluminio. Un bar che vanta una fauna ricca e varia, dal tennico (sì, tennico) al professore, dal tuttofare al bimbo del gelato, dal playboy al nonno. Un bar pieno di attrazioni che si rispettino, come il flipper, il biliardo, il telefono a gettoni e molte altre. Un bar circondato da un'aura quasi mistica di s torie leggendarie , per la maggior parte inventate. Ma soprattutto

Regina rossa

Oggi, sempre cavalcando l’onda del fantasy distopico, vi porto a scoprire il primo volume di una serie young adult ormai molto popolare: sto parlando di Regina rossa , della scrittrice americana Victoria Aveyard . Spesso si dice che è il sangue a determinare il futuro di una persona, e nel mondo in cui vive Mare Barrow , dove la popolazione è divisa in base al suo colore, questa cosa non potrebbe essere più vera: i Rossi come lei, infatti, sono costretti a vivere nella povertà, a svolgere i lavori più umili e a morire in guerra tra le prime linee, mentre gli Argentei possono crogiolarsi nella ricchezza e nell’autorità ottenute grazie ai loro poteri magici, soprannaturali, quasi divini. Mare è cresciuta nell’odio e nella paura verso gli Argentei, e purtroppo, come i suoi fratelli prima di lei, non può sottrarsi alla leva : non è stata abbastanza fortunata come sua sorella Gisa e il suo amico Kilorn , scelti come apprendisti e destinati ad imparare un mestiere. Mare è quindi rassegna

Le Isole di Smeraldo

Oggi, cari lettori, vi porto alla scoperta della mitologia e delle leggende irlandesi con un originalissimo fantasy italiano : sto parlando de Le Isole di Smeraldo , primo volume della Saga dei Tuatha che ho letto grazie alla disponibilità e alla gentilezza della sua autrice, Daniela Maccarone alias Dama Berkana. Finias , Murias , Gorias , Falias ed Eire : queste sono le cinque Isole di Smeraldo che compongono un mondo ancora giovane, in cui i Tuatha de Danann , la progenie mortale della Dea Madre Dana , vive nella pace e nella concordia. A difendere questo idilliaco arcipelago, dove la morte arriva solo se accompagnata dalla vecchiaia, sono gli Scudi , che prestano aiuto sia civile che militare alla comunità, e le Druidesse , le uniche persone che, al contrario del popolo, possono usare il proprio potere per scopi non legati alla natura, ma anche per bisogni umani. Oltre che per il rispetto di cui godono tra i Tuatha, i due corpi si distinguono anche per il privilegio di abitare

Le sette sorelle

Oggi parliamo di un libro con cui ho provato ad uscire dalla mia comfort zone e che, purtroppo, mi ha abbastanza deluso: il libro in questione è Le sette sorelle , primo volume dell’ omonima serie di Lucinda Riley. Ognuna delle sei sorelle D’Apliese alla morte del padre adottivo si trova in giro per il mondo, e la maggiore Maia non fa eccezione: per una specie di crudele ironia della sorte, quando riceve la fatidica telefonata di Marina , la loro governante e “vice-madre”, si trova a Londra da un’amica e non ad Atlantis , il castello sul lago di Ginevra dove è cresciuta con le sorelle e che, unica fra tutte, non ha mai abbandonato. Tornata a casa insieme alle altre, però, scopre che la morte di Pa’ Salt non lascia loro solo il dolore della perdita, ma anche molte domande senza risposta: chi era in fin dei conti quel miliardario solitario, e cosa faceva per vivere? Perché attorno alla sua dipartita aleggia la stessa aria di mistero che lo circondava in vita? Per quale motivo ha adott